Cinque piccoli suicidi. Capitolo secondo.
Presentimenti. Agnieszka. Dicono che le persone abbiano dei presentimenti. Agnieszka Grędzik-Wójcik giurò di averne avuto uno. No, non quel giorno. Il presentimento lo ebbe la notte prima delle nozze. Le era stato presentato da una zia che abitava a Kielce. Era il figlio dei suoi vicini di casa, un ragazzo timido, genitori anziani, studia ingegneria a Varsavia ed ha grandi ambizioni. Si frequentarono in casa, lui sembrava sempre così sicuro di sé. Notò presto che era bene non contraddirlo. Non che fosse violento in alcun modo, ma si irrigidiva, come se avesse incontrato un ostacolo insormontabile davanti a se e non sapesse mai come uscirne. Si fidanzarono il giorno della laurea e si sposarono al secondo anno del suo dottorato di ricerca presso l'università di Cluj-Napoca in Romania. Marek aveva cercato inutilmente di ottenere un dottorato in una università più importante, o che almeno non fosse in un paese dell'est europeo. Parlò per molto tempo dell'andare in Germania, di